Spesso l’espressione birra d’abbazia viene erroneamente intesa come uno stile birraio. Nulla di più sbagliato, in quanto ogni denominazione individua birre tra loro variegate, riconducibili a stili differenti e tra loro.
Vanno intese invece indicazioni da impiegare per sottolineare come il prodotto abbia dovuto rispettare determinati parametri.
Infatti con il termine birre d’abbazia si intende una tipologia ampia di birre che, in origine, indicava le bevande prodotte nei monasteri belgi e olandesi. Oggi tale legame con i monasteri è venuto meno e, la gran parte delle migliori birre d’abbazia viene prodotto su concessione di licenze rilasciate dalle abbazie stesse.
Ad esempio il famoso marchio Leffe, che si produce “birra d’abbazia” riconducibile all’abbazia Notre Dame de Leffe in Belgio, è oggi di proprietà della multinazionale birraria AB-InBev.
Quindi oggi le migliori birre d’abbazia devono semplicemente prevedere l’esistenza di un legame con il monastero o l’abbazia che inizialmente la produceva senza che siano per forza i monaci a occuparsi della produzione.
Migliori Birre d’Abbazia: le caratteristiche
Le caratteristiche principali sono le seguenti:
- ad alta fermentazione;
- la gradazione alcolica è abbastanza alta e va dai 6 ai 9°;
- gusto deciso, consistenza e complessità rilevanti;
- grazie anche alla rifermentazione in bottiglia, presentano una frizzantezza e una schiuma voluminosa, che aumenta la percettibilità degli aromi;
- strutturata, forte e corposa;
- diverse varietà esistenti.
Quali sono le migliori Birre d’Abbazia?
I marchi più conosciuti di birre d’abbazia a livello internazionale sono:
- Leffe, birra belga, uno dei massimi esempi di Ale sofisticate;
- Grimbergen, birra belga d’abbazia commercializzata da Carlsberg;
- Tripel Karmelie, birra belga con un notevole grado alcolico (8.4%);
- le birre di Maredsous, di Watou, di Saint-Feuillien, di Floreffe o di Val-Dieu.