Birre d’Abbazia: Birre Dubbel, Tripel e Quadrupel

Anche se la famiglia delle birre d’abbazia è molto ampia e non ben strutturata è possibile individuare una classificazione, che risale al Medioevo, quando la bevanda, leggera e poco alcolica, chiamata birra singola, era bevuta da monaci e operai.

Al contrario, le classi più abbienti consumavano un prodotto di maggiore qualità e più forte. Le tipologie principali, stabilite in base al grado alcolico della bevanda, sono:

  • Dubbel, cioè doppia;
  • Tripel, tripla;
  • Quadrupel, quadrupla.

Tale classificazione non riguarda i processi di fermentazione o di invecchiamento, ma la quantità di ingredienti usati, cioè malto e cereali. In linea generale più la birra è forte più materie prime sono state utilizzate.

Le origini della classificazione delle birre d’abbazia

Di solito chi consegnava la birra e i proprietari delle taverne non sapevano leggere, di conseguenza i birrifici segnavano i barili con delle croci fatte con gesso:

  • una croce indicava la birra normale;
  • due croci la birra più pesante, la birra Dubbel;
  • tre croci una bevanda ancora più forte (birra Tripel).

Birra d’abbazia Dubbel

Nate dalla sapienza dei monaci dell’abbazia di Westmalle intorno alla fine del XIX secolo, oggi sono centinaia i birrifici piccoli e grandi che producono le birre Dubbel.

Si caratterizzano per un colore scuro, un ricco aroma maltato e un buon grado alcolico (circa 6-9°) e da sentori speziati e leggermente fruttati. La luppolatura è moderata e il sapore leggermente amarognolo.

Tra le birre d’abbazia Dubbel da provare si segnalano:

  • WestmalleTrappist Dubbel
  • Chimay Première (tappo rosso)
  • St. Bernardus Prior 8
  • Trappistes Rochefort 6
  • Corsendonk Patere Maredsous 8

Birra d’Abbazia Tripel

Nel 1934, l’abbazia trappista di Westmalle produsse una nuova birra chiamata superbirra in quanto si trattava di una ale bionda forte e simile a una bevanda prodotta dai monaci fin dal 1931. Circa vent’anni dopo la ricetta fu modificata e prese il nome di Tripel. Oggi è considerata come la prima birra ad aver usato questo nome.

Il termine Tripel storicamente indica la più forte tra un certo numero di birre. In realtà la birra d’abbazia Tripel nacque a causa del Vandevelde Act del 1919, una legge belga abrogata nel 1983, che proibiva la vendita e la somministrazione di superalcolici.

Tra le birre d’abbazia Tripel da provare si segnalano:

  • Westmalle Trappist Tripel
  • Tripel Karmeliet
  • St. Bernardus Tripel
  • Chimay Tripel (tappo bianco)
  • Maredsous 10
  • Corsendonk Agnus
  • Gouden Carolus Tripel

Birre d’Abbazia Quadrupel

Anche questa birra trova la sua origine nella tradizione dei monaci trappisti e va ad indicare una bevanda caratterizzata da un notevole grado alcolico (9-13°) con un sapore più intenso e corposo rispetto alle altre.

Ha un colore bruno o rosso molto scuro e il gusto maltato dà solo una leggera punta di amarognolo. Tra le specialità birrarie di tale tipologia si citano:

  • Trappistes Rochefort 10
  • St. Bernardus Abt 10
  • TrappistWestvleteren 12
  • Pannepot
  • Kasteel Donker

La classificazione della birra d’abbazia oggi

Attualmente la birra dubbel e la quadruple sono una bevanda scura, mentre la tripel è una birra bionda. Tuttavia non esiste una vera e propria regola.

Diversi birrifici seguono questo codice di colori, ma altri non curano tale aspetto. Inoltre si segnala che il termine singola non è più utilizzato, anche se in alcuni birrifici il termine ‘extra’ indica la birra più leggera e dissetante.

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